L'Aral, é un lago praticamente estinto, definito dagli Uzbechi "Orol Dengizi" che significa "mare di isole". Stiamo parlando di un lago salato di origine oceanica, situato nella repubblica autonoma del Karakalpakstan, tra Uzbeikstan e Kazakistan, alimentato dai fiumi immissari Amu Darya e Syr Darya che dal Tagikistan risalgono verso nord-est. In passato la capacità del bacino (metri cubi d'acqua) ha subito ampie variazioni.
Secondo le testimonianze storiche disponibili, pare che agli inizi del XV secolo si fosse prosciugato completamente. Nei recenti anni '80, invece, si poteva tranquillamente definire Mar d'Aral, vista l'estensione di circa 68000 Kmq, il doppio del lago Bajkal (Russia Orientale).
Oggi di questo mare rimane ben poco, appena il 10% dell'estensione originale. Si potrebbe dare la colpa solo ed esclusivamente al Global Warming, in realtà incide pesantemente la mano dell'uomo che negli anni 90 - 2000 ha condotto prelievi senza criterio lungo i canali dimezzandone la portata. Sono aree queste caratterizzate da un clima particolarmente secco e le medie annue si aggirano tra i 200 e i 400 mm annui. Tashkent e Fergana, i centri principali a est della regione, registrano una media annuale rispettivamente di soli 414 mm e 160 mm. A occidente la situazione è analoga. Quando si sviluppano le tempeste di sabbia, vengono sollevate quantità elevate di sale e pesticidi che rendono l'ambiente tossico. Le foto di questa zona sono disarmanti, un vero e proprio cimitero di navi sospese nella sabbia.
Credit : pesca e ambiente, Valeria Pierloni