L'Algeria é davvero solo un'enorme scatolone di sabbia dal clima infuocato? Stato del Nord Africa, enorme, quasi 2,4 milioni di Km quadrati, é il più grande del continente nero. Confinante ad est con Libia e Tunisia, a sud con Niger, Mali e Mauritania e ad ovest col Marocco, ha in realtà un clima molto variegato, nonostante il 70% del territorio sia dominato da deserto.
Si possono distinguere 3 fasce climatiche. A nord abbiamo la costa, con un tipo di clima mediterraneo, quindi inverni miti e piovosi ed estati calde. Nella stagione estiva, su molte zone costiere, soffiano spesso venti di brezza che mantengono le temperature attorno ai 30°C, a scapito dell'umidità. Questo effetto si annulla in caso di venti provenienti da sud di origine sahariana. In questi casi, le temperature possono superare i 40°C e non si rado si sovrappongono vere e proprie tempeste di sabbia. Ad Algeri le precipitazioni medie annue si attestano attorno ai 600 mm, i mesi più piovosi sono novembre, dicembre e gennaio. La piovosità diminuisce man mano che si va ad est: ad Orano ad esempio, la media annua scende a 350 mm. In autunno non sono affatto infrequenti le alluvioni lampo: Algeri é stata colpita più volte da questi fenomeni nella sua storia. Il 9 settembre 2013, ad Orano si sono registrati 210 mm di pioggia in 72 ore, pari a quello che cade mediamente in sei mesi.
Rarissime invece le nevicate sulla costa, ma non impossibili. Ad esempio nel febbraio del 2012 si imbiancarono le spiagge per qualche ora. Più a sud la catena dell'Atlante separa il clima temperato costiero da quello desertico. Questa fascia é spesso verdeggiante in primavera e fredda durante l' inverno quando le precipitazioni spesso assumono carattere nevoso sopra i 1000 m. Alcuni rilievi superano i 2000 m (Djebel Chelia 2328 m).
Esistono alcune stazioni sciistiche come Chrea, Tikjda, dove si può sciare da dicembre fino a marzo. Questo accade grazie al fenomeno dello Stau, che si verifica quando soffiano intense correnti dai quadranti settentrionali. In alcuni casi, gli accumuli nevosi possono raggiungere il metro (sia ben chiaro, parliamo di quote superiori ai 1000 metri e di sinottiche particolari). Passiamo ora a quello che é per eccellenza il clima algerino, quello del deserto ! Superata la catena dell'Atlante, le correnti provenienti dal Mediterraneo non sono più in grado di generare precipitazioni, in caduta dai rilevi perdono infatti gran parte della propria umidità. Siamo entrati nella fascia sub sahariana. Paesi come Biskra e Djelfa segnano rispettivamente 155/250 mm annui, per lo più concentrati in autunno ed inizio primavera, mentre le estati sono roventi con picchi termici sovente superiori ai 40°.
Le tempeste di sabbia sono tipiche durante la stagione autunnale. In queste zone si verificano anche i fenomeni più estremi e singolari, come ad esempio rare nevicate che imbiancano le dune di sabbia come nel 2018 ad Ain Sefra (deserto occidentale) dove le temperature scesero fino a -3°.
Spostiamoci più a sud, fino ad arrivare ai confini con Mali e Niger ed entriamo nel cuore del Sahel. La parte meridionale é costituita da un alto piano, vicino a Tamanrasset, nel parco nazionale dell'Ahaggar, dove troviamo il monte Tahat che con i suoi 2900 metri é il monte più alto dell'Algeria. Il clima é prettamente desertico, Tamanrasset (1300 m) segna 55 mm annui e la temperatura massima media in estate é attorno ai 35°C. Le rare piogge (che a questa latitudine seguono l'andamento degli Alisei) sono concentrate in estate. A quote più basse le temperature sono davvero infernali ed é il caso dell'oasi di Salah, dove in estate la massima media é di 46°C e occasionalmente si raggiungono picchi che oltrepassano i 50°C
credit : TSA - Tout sur l'Algérie, Aliki Papadomichelaki, Amini Cishugi, Brahim Mekki, Tikjda Djurdjura, Krimo Zinou, El Biar-Alger