Durante l'inverno appena trascorso, ed in queste prime settimane di primavera, abbondanti nevicate hanno interessato l’area occidentale degli Stati Uniti d’America, in particolar modo la California ed il Nevada. A Mammoth Lakes, situato tra i 2400 metri ed i 3300 metri di quota, si registrano accumuli totali di oltre 17 metri da inizio inverno. Da citare anche il dato che arriva dal parco nazionale Yosemite, sempre in California, dove lo scorso 28 febbraio è caduto oltre un metro di neve in 24 ore, un dato che non si registrava dal 1969.
Queste abbondanti nevicate hanno permesso un rientro dell’allarme siccità che interessava lo stato da oltre tre anni, in questo momento 11 dei 17 principali bacini idrici della California sono al di sopra delle loro medie storiche. Ora, però, si temono forti inondazioni a causa della fusione della neve, con fiumi e canali che potrebbero non essere in grado di contenere tali portate d’acqua.
Non solo la California, nel corso dell’inverno gran parte degli Stati Uniti sono stati interessati da condizioni meteo avverse con abbondanti nevicate, venti forti e temperature fino a 40 gradi sottozero. A fine febbraio ben 28 Stati, dal Nebraska al New Hampshire, sono stati posti in stato di allerta per il maltempo invernale, per un totale di oltre 75 milioni di persone interessate.

Crediti immagine: Washington post